Stefano Pitrelli, l’Huffington Post
Fra le sue compagne di sventura, quella di Caterina — così la chiameremo — è una rara storia con lieto fine. Ce la racconta perfino con una certa leggerezza, quasi parlasse di un’altra persona, o almeno di una persona che ormai non è più. È rumena, come il 22% delle donne che finiscono nella trappola della prostituzione coatta. Perché quella della strada non è stata certo una scelta. Nel suo caso è stata semplicemente venduta da un familiare a 16 anni: invitata in Italia con la scusa dello zio, che l’avrebbe fatta lavorare come badante o cameriera in un bar (“tanto parlavo bene inglese!”).