Scientology è entrato per alcuni anni nelle scuole italiane come ente formatore sotto le vesti di “Applied Scholastics” quando Mortizia Moratti era ministro dell’Istruzione. Alfonso Pecoraro Scanio ha frequentato la comunità di Damanhur, un nome ispirato all’antico Egitto, che controlla parte della politica nella Val Chiusella. L’agopunturista e ex dipietrista Scilipoti ha fondato il movimento olistico. Le sette sono tra noi e fanno proseliti. Ma qual è la differenza tra una setta e una religione? La risposta è che da una comunità religiosa si può uscire liberamente, senza essere perseguitati, senza subire uno stalking, da una setta invece no. In Scientology c’è una divisione apposita destinata al recupero dei fuoriusciti, il Dipartimento 20. Un mondo nascosto rivelato nel libro: “Occulto Italia”. La differenza tra sette e religioni è però sottile. Provate a uscire dall’Opus Dei se ci riuscite, solo per fare un esempio. Le sette di oggi saranno le religioni di domani? Ogni setta ha la sua verità, dispensa le sue sicurezze e, in un mondo con sempre meno punti di riferimento, si diffonde con una facilità sbalorditiva. In Italia non esiste una legge per proteggere chi finisce sotto il controllo di una setta, legge che esiste, per esempio, in Francia. Le sette hanno bisogno della politica e viceversa. Si alimentano attraverso il voto di scambio. Tu, partito, chiudi un occhio e io ti porto in dote un bacino di voti. Nulla di nuovo sotto il sole. E’ quello che avviene da sempre tra partiti e le mafie.
di Beppe Grillo
Segue: intervista a Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, autori di “Occulto Italia”
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