Antonio Meneghetti
ATTUALITA – LIBRO INCHIESTA / Un singolare guru conquista un corso alla Sapienza. Dietro cui si nascondono una confraternita e molti finanziamenti. Piovono denunce.
di Gianluca Di Feo
http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2146900
Quando si parla di sette, subito si pensa al satanismo e a un esoterismo pacchiano, ma soprattutto a movimenti marginali, lontani dalla quotidianità. La realtà è diversa. Nel nostro Paese oggi operano alcune grandi organizzazioni, di diversa ispirazione, che catturano nel loro meccanismo persone d’ogni ceto, inclusi laureati e professionisti.
E che sognano di inserirsi nella politica, accolti spesso con interesse da parlamentari di destra e sinistra anche perché “la struttura verticistica e autoritaria di una setta è il sogno inconfessato di ogni partito”. Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli per la prima volta hanno descritto la rete di queste confraternite insospettabili in un saggio completo e di facile lettura: “Occulto Italia” (Bur-Rizzoli, pp. 509, euro 12,50).
I due giornalisti, collaboratori de “l’Espresso”, analizzano le sette della porta accanto, con un occhio di riguardo ai metodi con cui si inseriscono nelle dinamiche del potere: nelle aziende, nei comuni, fino alle Camere. Descrivono in modo esaustivo la trama italiana di Scientology, quella dei buddisti di Soka Gakkai, dei misteri di Damanhur o del Movimento Umanista. Il caso più clamoroso di questo contagio istituzionale è l’Ontopsicologia, disciplina creata dal professor Antonio Meneghetti che ha avuto per anni come profeta un volto celebre tra gli under 30, il vj e conduttore tv Andrea Pezzi.
È sorprendente scoprire come nel novembre 2006 Pezzi e Meneghetti si siano presentati sul palco del raduno nazionale dei Circoli giovanili del Buongoverno, voluti da Marcello Dell’Utri per forgiare la nuove leve del partito berlusconiano. Il professore lì ha ripetuto il suo credo che esalta individualismo e leaderismo. Ha attaccato “la sinistra prezzolata dagli americani, che statalizza tutti i beni”. Ha parlato del Sessantotto come “un grande imbroglio indotto da Washington per bloccare lo sviluppo europeo”.
E di Tangentopoli “voluta dagli Stati Uniti per devastare la capitaneria più valida dell’economia italiana”. Chi è Meneghetti? Scrivono Del Vecchio e Pitrelli: “Quando il ministero dell’Interno, nel 1998, inserisce l’Associazione italiana di Ontopsicologia fra le sette religiose e i nuovi movimenti magici nel nostro Paese fornisce una sintetica ma precisa descrizione del fondatore e della sua dottrina: “Il promotore è un pluripregiudicato, ex frate francescano, coniugato con una ex religiosa, anch’essa pluripregiudicata, soprannominato il Professore perché laureato in Sociologia, Teologia e Filosofia”.
Il rapporto continua delineando una breve descrizione dell’Ontopsicologia, “una sorta di psicoterapia non riconosciuta dalla scienza ufficiale”, e si conclude con una notazione allarmante: “Secondo alcune segnalazioni, nei corsi tenuti dal sodalizio verrebbero attuate metodologie dirette a modificare il carattere e la personalità dell’adepto, al punto di ottenere il totale condizionamento e devozione nei confronti del fondatore”.
Parole forti, pesanti, forse fin troppo, visto che Meneghetti è poi riuscito a ottenere dal Viminale un risarcimento civile per danni d’immagine di una cinquantina di milioni delle vecchie lire (siamo nel 2000)”.
Nonostante il risarcimento, le denunce degli ex adepti o dei loro familiari si sono moltiplicate, assieme al muro degli ordini professionali degli psicologi contro la singolare scienza del Meneghetti. Senza però ostacolarne l’ascesa. Il gruppo sfiora il colpaccio con il progetto Ovo, sovvenzionato per il 43 per cento da una controllata di Fininvest: un’enciclopedia in videoclip, da diffondere su tv e Web. Nel 2008 sono pronte le prime voci, dedicate a Hitler e Stalin, descritti senza giudizi critici: quasi una riscrittura della storia, che affonda in un mare di debiti.
Il professore invece corona il suo sogno accademico. Ottiene un corso alla Sapienza di Roma: “La cinelogia, cinema e inconscio”. E poi “dal 2010, la facoltà di sociologia promuove un master post laurea gestito in house dagli ontopsicologi, che tratta di: Ontopsicologia, Cinelogia, Comunicazione e Leadership”. Una cattedra che premia la sua disciplina, ignorando denunce e polemiche.
(L’Espresso, 11 marzo 2011)