PRIMO PIANO / Bonifica-lampo. E la spiaggia può tornare balneabile.
Raccontano gli operatori di Goletta Verde che negli ultimi quattro, cinque anni, lungo la costa jonica calabrese, qualche miglioramento nelle condizioni dei lidi c’è stato, soprattutto nella parte bassa. Con punte come quelle di Motta San Giovanni, dove i valori batterici risultano abbattuti rispetto al passato. E succede che a Reggio Calabria una spiaggia chiusa alla balneazione venga riaperta dopo una veloce operazione di bonifica. Il 28 luglio di quest’anno erano comparsi una serie di cartelli di divieto di balneazione lungo il litorale, a partire dal Lido comunale. L’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione ambientale) aveva fornito al Comune le sue misurazioni, che riportavano i coliformi totali (sarebbero i batteri presenti nell’intestino umano) tra i 2.500 e gli 8 mila su 100 millilitri di acqua marina prelevata, ben al di sopra dei valori accettabili di 700. E così era arrivata l’ordinanza comunale che impartiva il divieto di balneazione, tra le proteste di chi una cabina l’aveva già prenotata. Poi l’intervento di Acquereggine, società mista che da circa un anno gestisce la rete fognaria cittadina, che ha riportato in breve tempo i valori tra i 50 e i 400, stando ai nuovi rilievi effettuati tra venerdì e giovedì scorso. Il che ha permesso al sindaco Giuseppe Scopelliti di revocare nel fine settimana il divieto ‘nel tratto compreso tra 185 metri del Torrente Annunziata sino a metri 120 a sud del pontile del Lido Comunale’. ‘Il Quotidiano’ di Reggio Calabria annuncia che nei prossimi giorni questo divieto dovrebbe sparire anche per le altre spiagge del litorale reggino e che il Comune avrebbe l’intenzione di eseguire analisi con cadenza regolare. “Abbiamo chiesto all’Arpacal di effettuare periodicamente dei controlli anche sugli altri impianti in funzione, e anche nelle zone dove il divieto è stato revocato”, conferma Antonio Caridi, assessore alle Politiche ambientali di Reggio Calabria, “con cadenza settimanale o ogni dieci giorni”. Nel frattempo resta il divieto di balneazione per acque come quelle antistanti il depuratore di Catona, sulla foce del torrente Gallico, o le acque di Pellaro, alla foce del torrente Fiumarella. È pur vero che secondo il rapporto ‘Ecosistema Urbano’ del 2007, redatto da Legambiente, Reggio Calabria starebbe risalendo la china, avvicinandosi alla media italiana e scalando nel processo 11 posizioni in classifica rispetto all’anno scorso. “Per una città del Sud non è poco”, osserva Caridi.
(L’Espresso, 9/8/2007)