Scientology è entrato per alcuni anni nelle scuole italiane come ente formatore sotto le vesti di “Applied Scholastics” quando Mortizia Moratti era ministro dell’Istruzione. Alfonso Pecoraro Scanio ha frequentato la comunità di Damanhur, un nome ispirato all’antico Egitto, che controlla parte della politica nella Val Chiusella. L’agopunturista e ex dipietrista Scilipoti ha fondato il movimento olistico. Le sette sono tra noi e fanno proseliti. Ma qual è la differenza tra una setta e una religione? La risposta è che da una comunità religiosa si può uscire liberamente, senza essere perseguitati, senza subire uno stalking, da una setta invece no. In Scientology c’è una divisione apposita destinata al recupero dei fuoriusciti, il Dipartimento 20. Un mondo nascosto rivelato nel libro: “Occulto Italia”. La differenza tra sette e religioni è però sottile. Provate a uscire dall’Opus Dei se ci riuscite, solo per fare un esempio. Le sette di oggi saranno le religioni di domani? Ogni setta ha la sua verità, dispensa le sue sicurezze e, in un mondo con sempre meno punti di riferimento, si diffonde con una facilità sbalorditiva. In Italia non esiste una legge per proteggere chi finisce sotto il controllo di una setta, legge che esiste, per esempio, in Francia. Le sette hanno bisogno della politica e viceversa. Si alimentano attraverso il voto di scambio. Tu, partito, chiudi un occhio e io ti porto in dote un bacino di voti. Nulla di nuovo sotto il sole. E’ quello che avviene da sempre tra partiti e le mafie.
di Beppe Grillo
Segue: intervista a Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, autori di “Occulto Italia”
http://www.beppegrillo.it/2011/03/occulto_italia/#*occ1*
Le sette in Italia
Gianni Del Vecchio – Sono Gianni Del Vecchio, uno degli autori di “Occulto Italia” questo è un libro che parla di sette, ma non le sette come si intende in linea generale, le sette sataniche che sono sempre quelle che balzano agli onori o ai disonori della cronaca. In questo libro si parla di quelle sette che esistono in Italia, operano nell’ombra e si intrecciano poi pericolosamente con la politica italiana, la politica locale e nazionale, si intrecciano con le imprese, si intrecciano con la scuola, l’università, le istituzioni fino al mondo dello spettacolo. Si tratta di quelle sette, quella gran parte di sette italiane che di solito vedrete poco parlare sui giornali, sono poco… Le sette sataniche sono solamente una parte, una fetta molto limitata del mondo settario italiano, mentre c’è tutto questo vasto arcipelago che invece si muove nell’ombra e di solito non lo trovi sui giornali, né in televisione, oppure quando lo trovi, trovi dei veri e propri spot.
Stefano Pitrelli – Sono Stefano Pitrelli e sono uno dei due autori di “Occulto Italia” le sette in Italia sono un fenomeno molto vasto e molto sommerso, noi ci siamo avvicinati a questo argomento ai tempi di un’inchiesta per L’Espresso che abbiamo firmato insieme a Tommaso Cerno che parlava di Scientology, siamo andati alla ricerca dei fuoriusciti che ci potessero raccontare il lato oscuro del funzionamento di questi gruppi, questo è un dato curioso, ciascuno di questi gruppi si dota di organi di stampa, di siti web, di blog, ma soprattutto di uffici stampa, di uffici di relazioni con il pubblico, alcuni li chiamano “uffici per i rapporti con l’estero” come se il mondo al di fuori di queste organizzazioni altro non fosse che un altro paese e in effetti in alcuni casi si tratta di organizzazioni che prendono paesi interi e ne fanno delle piccole città stato, ogni organizzazione ha le sue roccaforti.
Gianni Del Vecchio – una caratteristica di questi gruppi settari è che è molto difficile una volta che si è entrati, uscirne, molto difficile perché prima di tutto ci si ingabbia in una specie di gabbia psicologica per cui una volta che sei dentro ti capita di dedicare tutto il tuo tempo libero, tutta la tua vita comunque al gruppo e ciò fa sì che alla fine, dopo anni di appartenenza, tutta la tua vita, i tuoi amici, anche gli amori sono legati a quel gruppo, quindi è sempre difficile uscirne e ci sono poi alcune organizzazioni che hanno un mero e proprio servizio interno che si occupa tra le altre cose di andare a riprendere i fuoriusciti, una di queste organizzazioni è Scientology, Scientology ha il dipartimento 20 che è un settore che si occupa peculiarmente di andare a convincere tutte quelle persone che vogliono uscire da Scientology. Il secondo compito che ha il dipartimento 20 è anche quello di costruire e tenere aggiornata una specie di dossieraggio nei confronti degli amici e dei nemici della chiesa, su questo punto sono in corso delle indagini, la Procura di Torino che non più tardi di un anno fa ha sequestrato un notevole numero di faldoni nella chiesa torinese, faldoni tra cui sembrerebbe, molto probabilmente ci siano anche due dossier di nomi di personaggi famosi che nel passato si sono dimostrati molto critici nei confronti di Scientology e cioè il Parlamentare del PD Luciano Violante, nonché Don Luigi Ciotti il fondatore del gruppo Abele. Si tratta di un’opera di dossieraggio che vuole essere utilizzata per in qualche modo condizionare i nemici di Scientology.
Stefano Pitrelli – In questo libro non esistono notizie di reato, per il semplice fatto che l’unico reato di cui parliamo, che è quello della manipolazione mentale, in Italia non esiste, non esiste perché la cosa che più gli si avvicinava era il reato di plagio, reato di plagio che però fu abusato e trasformato in uno strumento di lotta politica, di soppressione del dissenso e fu quindi giustamente cassato dalla Corte Costituzionale, al suo posto però in Italia oggi non c’è niente, non esiste alcuno strumento di difesa nei confronti dei guru e delle sette che sottraggono ai loro adepti il loro spirito critico e quindi fondamentalmente le autorità si ritrovano con le mani legate perché gli strumenti a disposizione della legge non inquadrano i comportamenti di queste organizzazioni, non si tratta di truffa, quantomeno non necessariamente, non si tratta di circonvenzione di incapace, si tratta di un qualcosa di terzo che non abbiamo gli strumenti per definire. A questo proposito una soluzione è stata trovata in Francia, con il più ampio consenso delle parti sedute in Parlamento si tratta della legge About – Picard. Grazie a questo accordo trasversale in Francia si sono dotati di uno strumento in grado di arginare il problema, questo strumento consiste nell’individuazione di un reato adatto a punire chi si macchia di questa colpa; di uno strumento di prevenzione che si concretizza nella formazione di magistrati e forze di polizia che, in assenza di una preparazione adeguata, non sanno come affrontare il problema della manipolazione mentale. In Italia è stata istituita una Squadra Anti-sette Sas che ha esattamente questa funzione, che è nata con la funzione di tutelare il cittadino, ma che risente dell’assenza di uno strumento appositamente concepito per lottare contro la manipolazione mentale.
Il caso Dell’ Utri e Ovo
Gianni Del Vecchio – La struttura verticistica e spesso autoritaria che c’è nelle sette è un po’ il sogno proibito di qualsiasi leader politico, perché qualsiasi leader vorrebbe una schiera di propri parlamentari pronti a agire e a votare solamente al suo cenno di una mano e questa assonanza l’abbiamo notata spesso,ci sono, nel libro, un sacco di storie di una forte permeabilità del mondo politico italiano alla lobby settaria, alla spinta delle lobby settarie. Esempi ce ne sono tantissimi, uno per esempio è quello di Dell’Utri. Nel 2006 Dell’Utri su spinta ovviamente di Berlusconi cerca di rompere l’egemonia culturale della sinistra con una serie di iniziative, la prima iniziativa è quella della creazione di circoli del Buon Governo, che sono una specie di fucina della classe dirigente dell’ allora Forza Italia, la seconda è quella della fondazione di un’università del pensiero liberale e la terza è un progetto che è stato fatto dalla Fininvest in collaborazione con Ovo. Nel 2006 Ovo era una società di Andrea Pezzi, l’ex Vj che è anche adepto vip dell’ontopsicologia. In uno dei suoi ultimi libri “Fuori Programma” Pezzi dice chiaramente che l’ispirazione del progetto Ovo che non è niente altro che creare una specie di enciclopedia sul web per le televisioni fatte invece che da voci scritte, da dei videoclip di 3 minuti, nasce su ispirazione di Antonio Meneghetti che è il leader indiscusso dell’ontopsicologia e questo progetto balza agli onori della cronaca nel 2008 quando Peter Gomez su L’Espresso esce con un articolo bomba, un articolo che si basa sul fatto che lui è riuscito a visionare in anteprima un po’ di questi videoclip e si trattava di videoclip su Hitler e Stalin, videoclip che non condannavano del tutto i due dittatori, ma anzi avevano un atteggiamento abbastanza morbido nei loro confronti, quasi a voler sancire quel sogno di Dell’Utri di voler riscrivere i libri di storia di cui ha parlato il senatore siciliano in più di un’intervista. Ovo però nel 2008 non va a buon fine, provoca un rosso di 7 milioni di Euro, di cui la metà a carico della Fininvest che aveva il 47% in questa società, ma a quel punto nel 2008 il fatto che Ovo sia andato male non è stato un gran danno né per Dell’Utri, né per Berlusconi, né per la Fininvest perché nel frattempo Berlusconi aveva rivinto le elezioni e quindi poteva tranquillamente entrare nel Ministero dell’Istruzione e da lì poi poter agire tranquillamente. Un altro caso di forte intromissione nelle scelte della politica da parte delle sette, avviene nel 2005 quando alla guida del Ministero dell’Istruzione c’è Letizia Moratti, i funzionari del Ministero, danno l’accredito come ente formatore, come uno di quegli enti che può formare i professori italiani a Applied scholastics che è uno dei gruppi di facciata di Scientology, accredito che viene poi revocato nel 2008 dal Ministro Giuseppe Fioroni, Ministro del PD, però resta il fatto che in quei 3 anni dal 2005 al 2008 Scientology ha potuto formare i professori italiani per tutto il territorio nazionale, da Milano a Catania, e quindi per 3 anni è molto probabile che ci siano stati dei professori con un punto di vista molto Hubbardiano sulla realtà e sui programmi scolastici.
Damanhur e Scilipoti
Stefano Pitrelli – Un altro esempio di commistione tra queste organizzazioni e la politica è la figura di Mimmo Scilipoti ossia il parlamentare balzano agli onori della cronaca quando da dipietrista fulminato da mistica berlusconiana è passato a sostenere un governo che stava andando alla deriva. Mimmo Scilipoti è anche il fondatore del cosiddetto movimento olistico che altro non sarebbe che una prima bozza di un vero e proprio partito del new age italiano, certo è che a ben vedere nel movimento olistico Scilipoti chiama un consulente di Damanhur,la setta piemontese di cui parliamo nel libro. Un ottimo esempio della commistione tra sette e politica è la setta Damanhur, ossia un culto di origine piemontese che nel suo paese di riferimento Vidracco, ormai governa attraverso il suo partito politico “Con te per il paese”, da 3 mandati e in più riesce a piazzare i suoi rappresentanti come consiglieri di minoranza nei paesi della Val Chiusella, come fa? Attraverso migrazioni elettorali a orologeria, spostando cittadini, come loro chiamano i propri membri, a destra e a sinistra sia figurativamente, sia sulla mappa di paesi in paesi a seconda delle scadenze elettorali e in questo modo conquistando e potere politico e capacità di pressione sugli amministratori locali, questo a livello locale, a livello nazionale non è da meno, in effetti l’esistenza di questo tempio sotterraneo, la continuata esistenza di questo tempio sotterraneo è stata garantita grazie alla loro pressione sulla politica nazionale e a un’apposita legge ad templum che precede una norma “ad templum” che è servita a sanare quell’incredibile, enorme abuso edilizio che era il cosiddetto tempio dell’umanità, cos’è il tempio dell’umanità? Un buco scavato all’interno di una collina, sventrata per lasciar posto a un tempio sotterraneo piene di marmi pregiati, ori, vetrate preziose. Un tempio scavato per celebrare quello stesso spirito ecologico che però non gli ha impedito di sventrare una collina.
Gianni Del Vecchio – il fenomeno settario ha un’indubbia presa nei confronti delle persone, persone normali, non stiamo parlando di creduloni, pazzerelli o gente facilmente suggestionabile, ma anche di Avvocati, commercialisti, liberi professionisti, imprenditori, parlando con i fuoriusciti abbiamo incontrato anche delle persone con un grossissimo spessore culturale, questo ci porta a dire che effettivamente questo fenomeno settario rischia di proliferare perché ti regala un qualcosa che quasi tutti vogliono nella propria vita, la certezza del raggiungimento della felicità, una felicità che peraltro è già pronta, una felicità pronto cassa.
Stefano Pitrelli – Una chiave di lettura per capire il mondo delle sette è di collocarle cronologicamente in riferimento alla loro data di nascita, Scientology per esempio è figlia degli anni 50, della guerra fredda e di un forte connotato anticomunista, mentre altre organizzazioni di cui abbiamo parlato, come Damanhur sono figlie degli anni 70, quindi di una cultura da figli dei fiori, una cultura che spingeva la gente nei Kibbutz.
Gianni Del Vecchio – Spesso le sette utilizzano dei personaggi famosi perché sono un buon veicolo di pubblicità, anche per utilizzare il cosiddetto effetto alone, i pubblicitari utilizzano questo principio per spiegare come un prodotto possa essere più accattivante se viene associato a un personaggio che in qualche modo ti ispira fiducia, per esempio Scientology in America utilizza molto Tom Cruise, John Travolta, tanto che in ogni struttura nazionale di Scientology c’è il cosiddetto celebrity center , una particolare chiesa che dovrebbe racchiudere tutti quegli Scientology che in qualche modo fanno arte. Anche in Italia esiste un celebrity center, è a Firenze, ha una sede molto bella, però in Italia forse perché gli italiani sono un po’ più cinici, non ha grande seguito all’interno del mondo dello spettacolo o quantomeno quello nazionale, perché il Direttore del celebrity center è un conduttore televisivo ma delle emittenti locali fiorentine, quindi non è un nome noto al grande pubblico.
(Il Blog di Beppe Grillo, 30/3/2011)