IL LIBRO / Esce un volume su santoni e comunità-setta che operano nell’ombra «accumulando denaro e rovinando vite».
di Carlotta De Leo
La copertina del libro edito da Bur |
ROMA – Non solo sacrifici di gatti neri e riti dionisiaci. Gli elementi più coreografici del satanismo finiscono per catalizzare l’attenzione dei media, convincendo l’opinione pubblica che le sette siano solo piccole comunità di persone deboli o disperate plagiate da un qualche «santone». In realtà, nel nostro Paese sono decine e operano nell’ombra intrecciandosi con le istituzioni, accumulando denaro, rovinando vite.
«Le trovi ovunque anche in Municipio, in Regione o in Parlamento» scrivono Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, due giovani ma navigati giornalisti d’inchiesta dell’Espresso, autori di «Occulto Italia» (Bur, Rizzoli editore). Il libro viene presentato giovedì 21 aprile alla libreria Set (piazza Martiri di Belfiore 12): a discutere con gli autori del fenomeno è il giornalista Gianluca Di Feo.
SETTE DI STATO – Ricco di documenti inediti e testimonianze dirette, il libro di Del Vecchio e Pitrelli rappresenta la prima inchiesta completa sulle sette italiane, sabotandone l’arma più potente: l’omertà che le circonda. Abituati ad indagare per le loro inchieste, i due giornalisti hanno portato alla luce le conseguenze più inaspettate di un fenomeno già oscuro e inquietante. Non solo le sette rovinano vite e famiglie, ma trovano agganci fra parlamentari, imprenditori, uomini di spettacolo e professori.
Facendo della segretezza la propria cifra, organizzazioni di questo tipo sono riuscite a inserirsi in grandi istituzioni pubbliche e private, fino a raggiungere i vertici dello stato. Lo dice chiaramente nella prefazione, Lucia Annunziata: «Il movimento che il libro descrive ha un chiaro punto di arrivo: quello che Del Vecchio e Pitrelli chiamano “un Santo Graal pieno di benedizioni”, che sarebbe poi l’intesa con lo stato italiano. Un accordo che vale non poco in termini di denaro e potere».
FENOMENO CENTRALE – Con le testimonianze di molti fuorisciuti da queste organizzazioni, Del Vecchio e Pitrelli sono riusciti a mettere qualche punto fermo in un fenomeno strisciante che gode di protezioni dall’alto e genera accordi lucrosi. «Ci sono almeno due miti che abbiamo voluto sfatare con questo libro. Il primo è quello per cui le sette sarebbero un fenomeno periferico, che coinvolge soltanto una piccola parte della società. Il secondo è quello per cui nella ragnatela finirebbero solo i pazzerelli, i poveracci, i creduloni e i superstiziosi», scrivono i due autori.
Non è così: le sette sono ovunque. «Le trovi nell’azienda o nel negozio sotto casa, le trovi a scuola o all’università, al Palazzo di Vetro dell’Onu o al Parlamento europeo di Bruxelles. E per lo più, nella ragnatela finiscono impigliati avvocati, medici, giornalisti, imprenditori, manager, personalità del mondo della cultura, politici — anche i più avveduti — e perfino psicologi e militari» aggiungono.
SCIENTOLOGY A SCUOLA – Qualche caso studiato a fondo nel libro può essere utile per capire le sette come Scientology, Damanhur, Ontopsicologia, Soka Gakkai, Umanisti e molti altri. I due autori hanno scoperto che «docenti formati da Scientology insegnano ai ragazzi con il benestare del governo; che l’Ontopsicologia ha goduto dell’amicizia di Marcello Dell’Utri e per anni è stata indirettamente in affari con Fininvest; che Damanhur controlla di fatto alcuni comuni piemontesi e allunga i propri tentacoli in Parlamento; che il Movimento Umanista si è fatto partito e diffonde le proprie idee dalle fila dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro; la Soka Gakkai copre il dispotismo verso gli adepti con il volto buono del buddismo radical chic, e gode di testimonial eccellenti».
(Corriere della Sera.it, 21/4/2011)