ATTUALITA’ / Ecco i dieci consigli del Gifi, il Gruppo imprese fotovoltaiche italiane.
1. Non credere a promesse miracolose di guadagni. Un impianto fotovoltaico correttamente realizzato si ammortizza in circa 8-12 anni.
2. Rivolgersi a un operatore qualificato, preferendo le aziende in attività da prima dell’entrata in vigore del primo conto energia.
3. Il costo di un impianto si aggira sui 7 mila euro per ogni kw di potenza installata. Gli impianti di taglia piccola (1-3 kw) costano in proporzione di più, quelli più grandi (oltre 20 kw) leggermente meno. Anche l’integrazione architettonica ha un costo.
4. I moduli, ossia i pannelli, incidono per metà sul valore dell’impianto, ma per il cittadino non-tecnico la potenza effettiva è difficilmente verificabile. Pertanto i moduli devono essere certificati da un laboratorio accreditato secondo le norme Ue.
5. Farsi dichiarare (e garantire) la produzione annuale attesa dell’impianto.
6. L’installatore deve assicurare per iscritto la conformità a norma di tutta la componentistica.
7. L’installatore deve garantire l’esecuzione dell’impianto secondo la regola dell’arte, rispettando sia le norme di sicurezza che quelle del decreto sul conto energia.
8. La garanzia sui moduli deve essere di almeno 20 anni. La garanzia sugli inverter deve essere pluriennale.
9. Chiedere di comprendere nel preventivo un abbonamento per l’assistenza tecnica post-vendita, che impegna l’installatore a garantire la produzione.
10. L’installatore deve assicurare l’espletamento di tutte le pratiche burocratiche necessarie fino alla concessione dell’incentivo in conto energia.