L’Aquila d’oro assegnata al libro di Del Vecchio e Pitrelli sulle sette occulte. «A Ferrara? Non ce ne sono».
di Isabella Cattania
«A FERRARA non ci risulta la presenza di sette, ma in compenso ce ne sono in abbondanza a Modena e Bologna». Parola di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli, autori di ‘Occulto Italia’ (Bur Rizzoli), vera e propria mappa dei culti pericolosi che ieri ha conquistato l’Aquila d’oro del Premio Estense, promosso da Unindustria Ferrara e giunto quest’anno all’edizione numero 47. Una vittoria che ha colto di sorpresa i due giovanissimi autori (33 anni uno, 32 l’altro), arrivati da Roma dove vivono e lavorano, hanno confidato subito dopo il verdetto, «per celebrare Pirani». Un’affermazione arrivata dal pro- fondo del cuore se è vero che nel pomeriggio, al termine della cerimonia al Teatro Comunale, hanno voluto accanto Mario Pirani per chiedergli di condividere con loro il Premio. «Un’offerta generosa» che il grande giornalista (legatissimo a Ferrara dove si è laureato in Giurisprudenza e dove, al cimitero ebraico, riposano i suoi parenti) ha però accettato «solo simbolicamente».
Il LIBRO d’esordio di Del Vecchio e Pitrelli (frutto di 9 mesi di lavoro messi in cantiere dopo 6 anni di articoli d’inchiesta scritti a quattro mani per ‘L’espresso’) ha avuto la meglio oltre che su ‘Poteva andare peggio’ di Mario Pirani (Mondadori), anche su ‘Fotti il potere’ di Andrea Cangini con Francesco Cossiga (Aliberti editore), ‘Il Vittorioso’ di Vittorio Feltri con Stefano Lorenzetto (Marsilio).
A decidere, già alla seconda vota-zione (e dal 1965 è successo solo tre volte), sono state la giuria tecnica — composta da Pierluigi Visci, Giancarlo Mazzuca, Paolo Boldrini, Alberto Faustini, Aldo Forbice, Laura Laurenzi, Mauro Mazza, Folco Quilici, Bianca Stancanelli, (era assente il presidente Gianni Riotta trattenuto per lavoro negli Stati Uniti) — e quella popolare, formata da 40 cittadini ferraresi.
DA PALAZZO Roverella, dove ieri mattina è stato deciso il libro vincitore, la giornata dedicata al Premio Estense è quindi proseguita, come si diceva, in un Comunale gremito dal pubblico delle grandi occasioni, teatro della cerimonia che è stata presentata con la consueta professionalità dal vice- direttore del Tg5 Cesara Buonamici.
A fare gli onori di casa, in entrambe le occasioni, è stato il presidente di Unindustria Ferrara Riccardo Fava soddisfatto di come «questa iniziativa, nata molti anni fa, sia in grado ogni volta di rinnovarsi e di proporre una fotografia significativa del mondo dell’informazione e dei suoi protagonisti». Ma al tempo stesso, Fava si è detto preoccupato per il periodo difficile e impegnativo che sta attraversando il Paese. Lo stessso allarme contenuto nel saluto inviato da Emma Marcegaglia, presidente di Confidustria, e ribadito in sala dalla sua vice, Cristiana Coppola la quale, rivolgendosi anche al ministro alle Politiche europee Anna Maria Bernini, ha ribadito che «c’è bisogno di scelte molto veloci».
(Il Resto del Carlino / Ferrara, 25/9/2011)