A Ferrara vincono i giovani e il giornalismo d’inchiesta. La giuria ha assegnato il massimo riconoscimento a Del Vecchio e Pitrelli.
di Isabella Cattania
FERRARA / VINCE il giornalismo d’inchiesta e vincono i giovani che però, per loro stessa ammissione, «hanno seguito un metodo a cavallo tra il vecchio e il nuovo modo di procurarsi notizie». Interviste vis-à-vis alternate a ricerche sul web hanno infatti dato vita, dopo nove mesi di lavoro, a “Occulto Italia” (Bur Rizzoli), il libro di Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli (nella foto Businesspress), 65 anni in due, che ieri ha conquistato l’Aquila d’oro del Premio Estense, promosso da Unindustria Ferrara e giunto quest’anno all’edizione numero 47. Con questo volume d’esordio, Del Vecchio e Pitrelli, che dal 2007 scrivono articoli a 4 mani per “L’espresso”, spalancano una finestra sul mondo delle sette che, a decine, nel nostro Paese «operano nell’ombra, accumulando denaro, rovinando vite». «Un’inchiesta difficile, complessa, su un tema controverso» ha sottolineato Riccardo Fava, presidente di Unindustria Ferrara, ponendo l’accento su come il Premio Estense «sia in grado ogni volta di rinnovarsi e di proporre una fotografia significativa del mondo dell’informazione e dei suoi protagonisti».
QUESTA PRIMA mappa dei culti pericolosi redatta da Del Vecchio e Pitrelli ha avuto la meglio su “Fotti il potere” di Andrea Cangini con Francesco Cossiga (Aliberti editore), “Il Vittorioso” di Vittorio Feltri con Stefano Lorenzetto (Marsilio) e “Poteva andare peggio” di Mario Pirani (Mondadori). A decidere, già alla seconda votazione, sono state la giuria tecnica – composta da Pierluigi Visci, Paolo Boldrini, Alberto Faustini, Aldo Forbice, Laura Laurenzi, Mauro Mazza, Giancarlo Mazzuca, Folco Quilici, Bianca Stancanelli, (assente il presidente Gianni Riotta trattenuto per lavoro negli Usa) – e quella popolare, formata da 40 cittadini ferraresi. Come vuole la scaletta dell’Estense, l’Aquila d’oro che viene decisa nella mattinata a palazzo Roverella, è stata consegnata nel pomeriggio nel corso della premiazione, al Teatro Comunale.
LA CERIMONIA, condotta dal vicedirettore del Tg5 Cesara Buonamici alla presenza di Anna Maria Bernini, ministro alle Politiche europee, e di Cristiana Coppola, vicepresidente di Confindustria, ha avuto come protagonista anche Bruno Vespa. Al giornalista è stato infatti consegnato il Riconoscimento “Gianni Granzotto – Uno stile dell’informazione”, che ogni anno Unindustria Ferrara assegna ad una personalità italiana vivente che, operando nel campo dell’informazione, si è particolarmente distinta per correttezza, impegno e personalità, destando l’attenzione di vasti settori dell’opinione pubblica nazionale.
(QN, 25/9/2011)