Comic-Con 2014, il viaggio di Huffpost Italia nella fiera cosplay di San Diego: le immagini della capitale mondiale del fumetto

Stefano Pitrelli, L’Huffington Post

SAN DIEGO — Visto dall’Italia il fenomeno del Comic-Con e del suo popolo in costume, meglio noti come cosplayer, può apparire alieno, e pure un po’ estraniante. Ma osservato mentre invade ogni strada e ogni piazza di quella che una volta l’anno, da quasi mezzo secolo, è la capitale mondiale del fumetto e della cultura pop tutta, sotto il sole californiano salta agli occhi la sua affinità con quello che invece è un aspetto particolarmente familiare, e tradizionale, della cultura italiana: il carnevale lungo le calli di Venezia, e le maschere della commedia dell’arte.

Da queste parti e in questo periodo, infatti, la calzamaglia di Superman, piuttosto che l’armatura del protagonista di Halo o i sontuosi panni di Lord Tywin Lannister del Trono di Spade assumono lo stesso significato dei rombi di un Arlecchino, del nero nasone di un Pulcinella o della pancia del Dottor Balanzone — personaggi differenti, diverse provenienze, ma un’unica lingua comune, quella della maschera.

E qui la parlano davvero in tanti: stiamo parlando di un livello d’affluenza che negli ultimi tempi si attesta intorno alle 130 mila persone. Al momento è impossibile tracciare un bilancio dell’edizione 2014, visto che è tutt’ora in corso, ma ancora una volta il sold out totale è arrivato già mesi fa, a pochissimi minuti dall’apertura del botteghino online. Ottenere un biglietto per accedere alla fiera è di una difficoltà sconcertante, simile a quella di una green card, cioè quasi statisticamente impossibile. Ma in effetti anche questo in fondo è una specie di “visto”, che permette di vivere — temporaneamente — in un’altra, trasversale realtà.

A San Diego, per i cinque giorni della durata della convention, ovunque ti volti incappi in gente di quasi ogni nazionalità, in single, coppie gay, coppie etero, gruppi di amici, padri e figli, madri e figlie, pastori battisti con la passione per i supereroi della Marvel, e ultrasettantenni. Spesso anche loro in costume. Che siano appassionati di fumetti, romanzi, cartoni, serie tv o videogiochi, dei perfetti estranei si ritrovano l’uno a fianco all’altro (spesso in fila fra un panel e l’altro) e si riconoscono fra loro, unificati da una passione genuinamente transgenerazionale, transnazionale e transculturale.

La cosa davvero sorprendente è che non solo indossano maschere, armature, tute e calzamaglie rigorosamente fatte in casa, per quanto incredibilmente elaborate, ma — a rendere ancor più surreale l’esperienza — quando chiedi loro il permesso di fotografarli, entrano tutti subito, e perfettamente nella parte. È questo lo spirito del Comic-Con.

In questa galleria l’Huffington Post italiano presenta i costumi più belli incontrati nei primi tre giorni del Comic-Con di San Diego 2014. Fra versioni femminili di personaggi cinematografici — Bane e lo Spaventapasseri del Cavaliere Oscuro, ma anche Captain America e Bucky. Minacciosi assassini, come il Deathstroke della serie tv fumettistica Arrow, e inarrestabili supersoldati Spartan ammazza-alieni. Imponenti Wonder Women ed esili Plastic Men. Aristocratici e cavalieri di Game of Thrones così come tanti classici comprimari della Gotham City di Batman — dalla consolidata accoppiata Poison Ivy-Harley Quinn, a Red Hood, qui papà di un Robin, ma anche confratelli e artigli dell’insidiosa Corte dei Gufi. Colorati personaggi usciti da anime, manga e videogiochi giapponesi. E all’estremo opposto dello spettro, azzimati signori del tempo britannici con tanto di Tardis al seguito.

C’è Mistica degli X-Men, appena scesa da una delle tante navette che trasportano gratuitamente i “con-goers” avanti e indietro dagli alberghi convenzionati alla fiera, e l’agente Peggy Carter del primo Captain America, che distribuisce saluti militari a destra e a manca. Una sua collega dello S.H.I.E.L.D. si mette in posa a fianco a Red Sonja (una specie di Conan al femminile). E ovunque Stormtrooper imperiali di qualsiasi grado, e razze aliene di ogni forma e colore dall’universo di Guerre Stellari.

Un atletico Flash viene a chiederti se per caso abbia visto da qualche parte l’amico, Iron Man. E incontri pure dei (veri) soldati americani, di stanza nella base militare qui vicino, che di tanto in tanto spuntano nelle foto, e quasi ti chiedi se facciano parte del colore locale.

Ma il vero capolavoro, fra tutti, è senza alcun dubbio la coppia reale dell’universo Marvel: Tempesta e Pantera Nera: incontrati come in una visione a fine giornata, sembrano essere usciti direttamente dalle pagine di un fumetto.