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SPESE / Regione, gli assessori campani hanno al busta paga più ricca d’Italia. Ricerca della Uil riportata in un inchiesta del settimanale “L’Espresso”. Bassolino in linea con gli altri governatori. 

NAPOLI – Spese pazze nelle Regioni. E, i politici della Campania non se la passano male. Anzi. Sono i consiglieri che ricevono la più alta busta paga (11.261 euro netti). A rivelarlo è il settimanale «L’Espresso» in edicola oggi, in un’inchiesta firmata da Gianni Del Vecchio e Stefano Pitrelli. Per la verità, tolte Sicilia e Sardegna, i costi del funzionamento del consiglio regionale in Campania – dice «l’Espresso» in una tabella – sono i più alti d’Italia: 80 milioni e 760 mila euro, nove in più della Lombardia , 22 in più del Lazio e quattro volte quello che spendono Valle d’Aosta e Basilicata. Con un costo pro-capite di 14 euro contro i 7 della Lombardia e gli 11 del lazio e i 9 della Puglia. Cifre raccontate dalla Uil, con uno studio sui costi delle nostre assemblee regionali, che rivela le dimensioni della loro spesa complessiva nel 2008: ben 947 milioni di euro. Poco meno della cifra destinata agli ammortizzatori sociali previsti dal governo per far fronte alla crisi.

Anche sul fronte degli stipendi non se la passano male i campani. Il presidente Bassolino riceve 6123 euro di retribuzione netta, non molti se paragonati a quelli del suo collega Marrazzo del Lazio (8.545) o del Trentino (7.180). Ma poi «recupera» con i rimborsi che arrivano fino a un massimo di 6.265. In questo modo si arrivano oltre i 12 mila euro, in linea con il governatore della Lombardia che sfiora i 12 mila e un po’ sotto ai compensi di Vendola che «alla inclusive» può sfiorare i 15 mila.

Per gli assessori, invece, non si bada a spese. I nostri hanno tutto in busta paga che arriva fino a 11.261, un record. Gli altri pur arrivando, grosso modo, alle stesse cifre devono sudarsela con i rimborsi. Scorrendo i bilanci, viene fuori che solo per stipendi e pensioni se ne va fra il 30 e il 40 per cento della spesa totale. Il che significa 3-400 milioni a livello nazionale.

(Corriere del Mezzogiorno, 30/1/2009)