STAMPATO E BUTTATO. VOLANTINO QUANTO MI COSTI… / Guide pratiche ai cittadini, brochure informative… stampate a migliaia dal Comune, distribuiti e a volte “abbandonati”. L’opposizione interroga la maggioranza sui costi “pubblicitari” dell’Agenzia della famiglia. Il Comune si difende.
C’è la guida “I miei primi passi nel Comune di Parma” che spiega ai neo-genitori come iscrivere il figlio all’anagrafe, quali documenti procurargli e che vaccinazioni sono obbligatorie, ma che parla anche degli assegni per i nuclei famigliari ed elenca indirizzi e numeri utili. C’è poi l’invito a colori perchè gli automobilisti inizino a usare la nuova tangenziale e il volantino che pubblicizza un nuovo servizio di consulenza sportiva. L’elenco è lunghissimo (Guarda la fotogallery), ci sono decine e decine di opuscoli, volantini e brochure che pubblicizzano l’attività del Comune e informano i cittadini su eventi e servizi.
Una marea di carta che l’Amministrazione giudica indispensabile per non lasciare i suoi progetti nel cassetto, uno spreco secondo la minoranza che ha presentato, in Consiglio comunale, una interrogazione proprio sui costi della pubblicità, riferita a quelli previsti per l’Agenzia della Famiglia.
Secondo Carla Mantelli del Pd, infatti, i costi per la comunicazione delle politiche a sostegno delle famiglie dell’Agenzia comunale preposta, sfiorano quelli degli investimenti per attuarle, tra sito web e periodico cartaceo. “Uno strumento di comunicazione inviato tre/quattro volte l’anno – si legge nella sua interrogazione – è scarsamente efficace e potrebbe ridursi a generica pubblicità all’operato dell’Amministrazione”. Senza contare “il consumo di carta e di plastica”.
Pronta la replica del Comune che difende i costi della pubblicità ponendo una domanda: “Comunicare gli eventi investendo finanziamenti importanti o rischiare che la promozione di tutto quello che riguarda il mondo della famiglia rimanga patrimonio per pochi?”.
La “guerra” del volantino in realtà non è affare solo di Parma, ma si combatte, a colpi di stampati, un po’ in tutta Italia: sono oltre seimila i giornali delle amministrazioni pubbliche. E ogni pubblicazione costa oltre 25mila euro l’anno (Leggi l’articolo de L’Espresso)
(La Repubblica – Parma, 28/1/2009)