Stefano Pitrelli, L’Huffington Post
SAN DIEGO — Visto dall’Italia il fenomeno del Comic-Con e del suo popolo in costume, meglio noti come cosplayer, può apparire alieno, e pure un po’ estraniante. Ma osservato mentre invade ogni strada e ogni piazza di quella che una volta l’anno, da quasi mezzo secolo, è la capitale mondiale del fumetto e della cultura pop tutta, sotto il sole californiano salta agli occhi la sua affinità con quello che invece è un aspetto particolarmente familiare, e tradizionale, della cultura italiana: il carnevale lungo le calli di Venezia, e le maschere della commedia dell’arte.